Mobile vs desktop: con cosa navigano i consumatori italiani?


Un consumatore italiano su due usa uno smartphone per comparare i prezzi online. In base alle intenzioni di acquisto registrate sul portale italiano di idealo si tratta di una percentuale pari al 52,5% mentre gli utenti che preferiscono il PC / laptop e il tablet sono rispettivamente il 38,9% e l’8,6%[1]. A livello generale, invece, secondo Statcounter, strumento di analisi del traffico web, negli ultimi 12 mesi in Italia l’utilizzo del desktop è stato decisamente superiore rispetto a quello del mobile: 58,6% contro 37,5%[2]. In continua diminuzione l’utilizzo del tablet, parliamo infatti solo del 3,9%. Confrontando questi dati con dati europei possiamo notare che si tratta di un trend costante in tutta l’UE, territorio dove la quota di mercato di desktop e tablet è pari infatti al 56,5% e 3,9%, in linea con i dati del nostro Paese. idealo – portale internazionale di comparazione prezzi leader in Europa – ha deciso di indagare il fenomeno in modo da capire perché gli utenti digitali italiani siano più propensi all’uso del mobile quando utilizzano la comparazione prezzi rispetto alla normale navigazione web.

 

Smartphone e PC: dispositivi differenti per esigenze differenti

 

Sebbene gli utenti che utilizzano sia smartphone che PC siano per la maggioranza giovani tra i 35 e i 44 anni, sembra che questo sia uno degli unici elementi in comune tra i due dispositivi, unito al fatto che in entrambi i casi sono gli uomini i più appassionati (47,3% delle donne e 52,7% degli uomini per i mobile e addirittura 29,1% delle donne e 70,9% degli uomini quando si parla di PC).

 

L’orario di navigazione preferito dai mobile users è quello tra le 21 e le 23 di sera – tendenzialmente della domenica – mentre l’orario preferito dagli utilizzatori del PC è quello tra le 11 e le 12 della mattina o tra le 16 e le 19 del pomeriggio, in particolar modo del lunedì, segno che forse i prodotti vengono cercati nel weekend ma poi l’acquisto viene finalizzato dal PC in ufficio durante una pausa dal lavoro.

 

Interessante notare inoltre come una fascia della popolazione che nell’opinione comune si considera essere particolarmente in simbiosi con lo smartphone, ovvero i giovani tra i 18 e i 24 anni, abbia in realtà una percentuale di utilizzo relativamente bassa, di poco superiore a quella dei 55 – 64enni: per i giovani parliamo di 52,2% mobile e 44,6% desktop, per la fascia 55-64 parliamo invece di 47,2% mobile e 42,2% desktop.

 

Per quanto riguarda le categorie di prodotti più cercate da mobile, queste sono elettronica (43,2%), moda & accessori (12,0%) e sport & outdoor (11,4%); da PC, invece, sempre elettronica (ma 55,3%), anche in questo caso sport & outdoor (ma 10,9%) e arredamento & giardino (8,8%).

 

Le disponibilità di spesa

 

Secondo idealo, il costo minimo totale nell’arco degli ultimi tre mesi[3] dei dieci prodotti più acquistati da mobile[4] ammonterebbe a  1.345,19 euro, mentre quello dei dieci prodotti più acquistati da desktop ammonterebbe a  2.032,59 euro. Sembrerebbe, quindi, che da desktop si sia disposti a spendere sino al 51,1% in più rispetto al mobile.

 

Interessante notare poi come prodotti più cercati e poi acquistati non siano sempre gli stessi e soprattutto non abbiano gli stessi prezzi: da mobile si cercano prodotti che costano in media il 27,2% in più rispetto a quelli che vengono poi acquistati. Da desktop, invece, si cercano prodotti che costano solo il 3,8% in più[5]. Le ricerche da desktop si confermano essere, quindi, quelle più fedeli al proprio budget a disposizione.

 

Uno sguardo al resto del mondo

 

Sempre secondo i dati di Statcounter[6], nel mondo il market share di desktop e mobile è molto simile, si parla infatti di un 48,2% per i PC e di un 48,0% per gli smartphone, quindi anche in questo caso con una leggera preminenza del desktop, anche se solo dello 0,2%. I tablet saranno destinati a scomparire? La loro quota di mercato, sembrerebbe, infatti, solo del 3,8%. Tuttavia, nel caso della comparazione prezzi, questo dispositivo è ancora abbastanza importante per gli utenti: 8,6% in Italia, come già visto in precedenza, e 11,0% in Europa[7].

 

E uno sguardo a livello locale

 

Per poter fare un confronto attendibile tra regioni grandi e piccole, per ognuna idealo ha considerato le intenzioni di acquisto “ogni 100mila abitanti”. La regione più affine al mobile risulta quindi essere il Lazio: ogni 100 utenti laziali che usano il mobile per la comparazione prezzi, ne abbiamo 75 in Lombardia, 38 in Emilia-Romagna, 36 in Toscana e 35 in Campania. Curiosamente, nel Lazio si utilizza moltissimo anche il PC / laptop. Ogni 100 utenti laziali che navigano da desktop, ne troviamo 90 in Lombardia, 88 in Trentino-Alto Adige, 83 in Liguria e 78 in Emilia-Romagna.

 

 

Da quando gli smartphone sono più potenti e tecnologici vengono utilizzati per un infinito numero di funzionalità, in particolar modo da chi utilizza questi device anche per lavorare – ha commentato Fabio Plebani, Country Manager per l’Italia di idealo – Tuttavia, il PC rimane uno strumento che difficilmente perderà quota, come invece sta accadendo per i tablet, seppur più lentamente nel caso della comparazione prezzi. Interessante notare come si mantengano comunque due strumenti diversi per le differenti esigenze dei consumatori: si cerca da mobile nel tempo libero, poi una volta al PC, in ufficio o a casa, si finalizza l’acquisto.”

[1]                                              I dati completi sono contenuti in un report recentemente realizzato da idealo sullo stato dell’e-commerce in Italia e sull’identikit del consumatore digitale. Il report è disponibile a questo link.

[2]                        I dati sono disponibili a questo link. Il periodo preso in esame va dal Febbraio 2018 al Febbraio 2019.

[3]                          Dal 18 Dicembre 2018 al 18 Marzo 2019.

[4]                           Sempre considerando il periodo dello studio: dal 19 Marzo 2018 al 18 Marzo 2019.

[5]                             Anche in questo caso rispetto a quanto poi viene speso

[6]                            Disponibili qui e relativi al Febbraio 2019.

[7]                        Dati dal white paper 2019 di idealo (pag. 6). Il valore europeo corrisponde alla media delle percentuali in Germania, Francia, Spagna, Regno Unito e Austria.


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